Il Barbiere della Birra

Qualcuno mi rammenta com'era quella storia delle lattine di Brewdog?

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  1. LordDrachen
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    CITAZIONE (marcolin 2.0 @ 18/12/2012, 11:44) 
    Ti stai concentrando tantissimo sul tappo, ma hai mai considerato il materiale?
    Mi sa che il vetro è "LEGGERMENTE" più inerte dell'alluminio, se è per questo.
    Se dovessi scegliere un metariale per conservare un qualsiasi liquido, non ci penserei due volte....

    mi sto concentrando sul tappo, ovviamente, perché secondo me rappresenta la problematica maggiore
    quando il vetro è abbastanza scuro per impedire a troppa luce di passare.
    certo che il materiale vetro, di base, è migliore.
    ma la lattina offre attualmente problemi rasenti allo zero con più vantaggi logistici.
    ed è solo della logistica che sto parlando.
    a distanze brevi prendo il vetro tutta la vita. ma a distanze lunghe, ho serie remore
    sulla tenuta delle bottiglie e devo valutare altre cose.
     
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  2. marcolin 2.0
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 11:54) 
    a distanze brevi prendo il vetro tutta la vita. ma a distanze lunghe, ho serie remore
    sulla tenuta delle bottiglie e devo valutare altre cose.

    Puoi sempre valutare una combo sughero/corona alla Cantillon..
     
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  3. BBTex
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    CITAZIONE (marcolin 2.0 @ 18/12/2012, 11:44) 
    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 11:23) 
    il tappo a corona ha delle problematiche chiare:

    Ti stai concentrando tantissimo sul tappo, ma hai mai considerato il materiale?
    Mi sa che il vetro è "LEGGERMENTE" più inerte dell'alluminio, se è per questo.
    Se dovessi scegliere un metariale per conservare un qualsiasi liquido, non ci penserei due volte....

    Considera però che la birra non è a contatto diretto dell'alluminio, ma la lattina ha un rivestimento interno con materiali plastici tipo resina epossidica.

    Tex
     
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  4. Tjockhult Tjinook
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    QUOTE (BeerSheriff @ 18/12/2012, 10:50) 
    ma che stai dicendo?

    una birra pastorizzata/microfiltrata di bestia è una birra MORTA. non è che faccia necessariamente schifo, anzi, ma essendo appunto morta non risente di ALCUNI rischi che una birra VIVA corre. certo, se la lasci in cortile sotto il sole a 40° stai tranquillo che diventa cmq uno schifo, come risente allo stesso modo della "vecchiaia" in tutte le sue forme. il prezzo di questa stabilizzazione la perdi in freschezza o aromi: deve ancora nascere il frescone che mi convince che una pastorizzazione flash o una microfiltrazione sterile non abbiano effetti sulle proprietà organolettiche

    che c'entrano le inflitrazioni nelle bottiglie?!? ma dove l'hai sentita che un tappo a corona non tiene bene come una lattina?!? ma secondo te se così fosse potrebbero anche solo commercializzare tutti i prodotti in bottiglia che trovi sul mercato? le bottiglie basta trasportarle con quel minimo di grazia, magari non in un camion non refrigerato che sta in giro un mese in agosto o non 6 mesi in un capannone a 40°. se poi ti bevi una AIPA che ha un anno sul groppone sarà fiacca in qualsiasi contenitore

    Non capisco da che parte del mio intervento si dica che la birra pastorizzata/microfiltrata, di bestia o meno, sia equivalente a quella non pastorizzata. Quello che ho scritto è semplicemente il ragionamento che faccio quando bevo BD in lattina, così come altre. Nessuno mette in dubbio che, bevuta a Fraserburgh, la Punk in bottiglia (viva) sia 100 volte meglio di quella in lattina pastorizzata. Dopodiché, siccome siamo nel mondo reale, e i pallet vengono trattati come mucchi di letame, si arriverà ai seguenti risultati:

    1 - La birra in bottiglia, già di per sé più delicata perché non è filtrata, subirà una notevole degradazione, per via dei fattori tempo, luce, temperatura ed eventualmente tenuta del tappo.

    2 - La birra in lattina, non eccezionale alla nascita, si manterrà più facilmente al livello iniziale, perché, come tu dici, è morta, e perché quantomeno non subisce l'esposizione alla luce, fermo restando ovviamente il discorso che fai tu delle oscillazioni e dei 40 gradi.

    Per cui, ripeto, lungi da me propugnare l'idea che una "pastorizzazione flash" mantenga inalterate le proprietà organolettiche, perché quello che ho scritto implica l'esatto contrario. Inoltre, lo so anch'io che "basta trasportarle con quel minimo di grazia", ma scritto così sembra una banale leggerezza, a me pare pesante come un metro cubo di granito. Il giorno in cui una birra farà un viaggio dalla California a Milano maneggiata con cura e senza interrompere la catena della refrigerazione mi rimangerò quanto ho detto.

    Edited by Tjockhult Tjinook - 18/12/2012, 19:10
     
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  5. marcolin 2.0
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    CITAZIONE (BBTex @ 18/12/2012, 14:23) 
    Considera però che la birra non è a contatto diretto dell'alluminio, ma la lattina ha un rivestimento interno con materiali plastici tipo resina epossidica.
    Tex

    Tex ma tu ti fidi della stabilità di quei materiali?
    Sicuramente non è PET lasciato al sole ma....
     
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  6. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Tjockhult Tjinook @ 18/12/2012, 14:32) 
    1 - La birra in bottiglia, già di per sé più delicata perché non è filtrata, subirà una notevole degradazione, per via dei fattori tempo, luce, temperatura ed eventualmente tenuta del tappo.

    2 - La birra in bottiglia, non eccezionale alla nascita, si manterrà più facilmente al livello iniziale, perché, come tu dici, è morta, e perché quantomeno non subisce l'esposizione alla luce, fermo restando ovviamente il discorso che fai tu delle oscillazioni e dei 40 gradi

    oh, a ridaje con 'sto tappo. ma dove è nata questa leggenda metropolitana che il tappo può eventualmente avere problemi di tenuta?!?

    microfiltrazione e pastorizzazione sono nate apposta per aumentare la shelf life, sugli scaffali come nei camion. di contro, la birra si rovina, o quantomento deteriora: perde in freschezza e guadagna in anonimato. poi, se parti da una grande birra e sei padrone della tecnica di sicuro sarà una birra migliore di una pessima birra fresca... ma quello è un altro discorso

    ti faccio cmq notare che la Scozia non è la California e se le spedisci ora, in questa stagione, nel giro di una settimana le hai in magazzino senza rischi di sorta. per dire

    riguardo alla luce, magari ragionerei anche sul fatto che i cartoni li hanno inventati anche per quello... e quindi il problema è più del negozio, non del trasporto. poi io resto dell'idea che la birra non è nitroglicerina, e che con qualche accorgimento la fai viaggiare. poi se una birra diventa piscio dopo aver fatto 200 km la colpa non è del trasporto, ma del birraio, come diceva una volta Mike Murphy...

    poi, io preferisco le birre fragranti alle birre morte, quindi risolvo il problema alla radice e non bevo Brewdog
     
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  7. marcolin 2.0
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    CITAZIONE (BBTex @ 18/12/2012, 14:23) 
    Considera però che la birra non è a contatto diretto dell'alluminio, ma la lattina ha un rivestimento interno con materiali plastici tipo resina epossidica.
    Tex

    Tex TI APRO un piccolo OT a tal proposito: sai che una volta mi sono trovato una lattina di Coca Cola forata sul fondo?
     
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  8. LordDrachen
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 18/12/2012, 14:49) 
    ti faccio cmq notare che la Scozia non è la California e se le spedisci ora, in questa stagione, nel giro di una settimana le hai in magazzino senza rischi di sorta.

    non avendo un magazzino, e comprando al beershop, può anche passare qualche mese o anche di più.
    o pensi che i rivenditori al dettaglio, la buttino via prima della scandenza?
    (p.s. nel beershop c'è la luce, a meno di non avere uno pieno di soldi che può permettersi i faretti da enoteca
    che costano millemila..)

    CITAZIONE
    poi, io preferisco le birre fragranti alle birre morte, quindi risolvo il problema alla radice e non bevo Brewdog

    in alcuni (molti) casi hai ragione, ma per la Punk e qualche altra loro creazione, mi sembra puro pregiudizio.
     
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  9. BeerSheriff
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 15:45) 
    CITAZIONE (BeerSheriff @ 18/12/2012, 14:49) 
    ti faccio cmq notare che la Scozia non è la California e se le spedisci ora, in questa stagione, nel giro di una settimana le hai in magazzino senza rischi di sorta.

    non avendo un magazzino, e comprando al beershop, può anche passare qualche mese o anche di più.
    o pensi che i rivenditori al dettaglio, la buttino via prima della scandenza?
    (p.s. nel beershop c'è la luce, a meno di non avere uno pieno di soldi che può permettersi i faretti da enoteca
    che costano millemila..)

    CITAZIONE
    poi, io preferisco le birre fragranti alle birre morte, quindi risolvo il problema alla radice e non bevo Brewdog

    in alcuni (molti) casi hai ragione, ma per la Punk e qualche altra loro creazione, mi sembra puro pregiudizio.

    ripeto: per me la birra non è nitroglicerina. il vetro scuro lo fanno apposta. e un beershop non è il balcone di casa tua, luce ne entra (oddio, in questa stagione...), ma non è esattamente la stessa cosa: magari se non prendi quelle in vetrina e hai la furbizia di prendere le bottiglie in seconda fila sugli scaffali la cosa potrebbe essere accettabile, che dici? ognuno fa per sé, se vuoi vivere nella paranoia fai pure ed evita beershop ed enoteche, che vuoi che ti dica...

    e cmq è già un risultato aver ridotto questa discussione un po' strampalata alla vera discriminante di conservazione: la luce. se il tuo beershop tiene 40° non c'è contenitore che tenga
     
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  10. babuzzo
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    dite che negli stati uniti pastorizzano oltre a filtrare? pare che ormai parecchi birrifici americani si siano buttati sull'alluminio, e mi riferisco anche a birrifici di dimensioni contenuti.

    per quanto riguarda i tempi di consumo e sul come vengono trattate le birre la Stone sembra avere standard abbastanza rigidi www.stonebrew.com/freshbeer/ : al max 120 giorni dal giorno dell'imbottigliamento, se conservate a dovere cioè al fresco e al buoi.
     
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  11. BeerSheriff
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 15:45) 
    in alcuni (molti) casi hai ragione, ma per la Punk e qualche altra loro creazione, mi sembra puro pregiudizio.

    non stravedo per nessuna, anzi poche eccellenti e parecchie fregature. e cmq sì, mi stanno sulle palle per come si pongono e quello che rappresentano

    bevo uguale se non meglio con birrifici locali senza fatica. e bevo quasi sempre fusto in giro. se voglio una ipa a casa, me la faccio da solo come voglio io
     
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  12. LordDrachen
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 18/12/2012, 18:09) 
    e cmq sì, mi stanno sulle palle per come si pongono e quello che rappresentano

    si era capito.
    il problema è che loro sono cresciuti, vuoi anche con cose discutibili, il birraio duro e puro rimane
    confinato. loro fanno marketing estremo, altri massimo sottobicchieri.
    loro creano uno stile che vada oltre il prodotto ben fatto, il birraio nostrano si accorge che
    la birra la san fare anche gli altri ma con una comunicazione migliore. ecc ecc.
    (ovviamente non sono tutti così i birrifici)
    però secondo me questo rappresenta l'ennesimo esempio dei limiti dell'imprenditoria italiana.
    provinciale, autoreferenziale, incapace di allargarsi e taaaanto lamentosa.
    my 2 cents polemici :)
     
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  13. babuzzo
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    CITAZIONE
    loro fanno marketing estremo, altri massimo sottobicchieri.

    in italia i birrifici non aggiornano neanche il loro sito internet. capisco che la gestione di un sito internet costi dei soldi, ma allora tanto valeva non farlo e risparmiare soldi.
     
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  14. Brett Peat
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 18:59) 
    si era capito.
    il problema è che loro sono cresciuti, vuoi anche con cose discutibili, il birraio duro e puro rimane
    confinato. loro fanno marketing estremo, altri massimo sottobicchieri.

    loro creano uno stile che vada oltre il prodotto ben fatto, il birraio nostrano si accorge che
    la birra la san fare anche gli altri ma con una comunicazione migliore. ecc ecc.
    (ovviamente non sono tutti così i birrifici)
    però secondo me questo rappresenta l'ennesimo esempio dei limiti dell'imprenditoria italiana.
    provinciale, autoreferenziale, incapace di allargarsi e taaaanto lamentosa.

    my 2 cents polemici :)

    Loro sono cresciuti grazie e soprattutto agli investitori americani, che hanno visto in Brewdog una ottima opportunità.

    Ora, non vorrei sminuire il valore di Brewdog, ma mi sembra che sia più facile attirare capitale in mercati/paesi diversi dal nostro.

    Abbiamo diversi birrifici italiani che hanno importanti quote di produzione destinate al mercato estero, ma non mi sembra ci sia la fila di investitori pronti a puntare su di loro.

    Magari però è un limite mio, che sono provinciale e autoreferenziale.
     
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  15. BeerSheriff
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 18/12/2012, 18:59) 
    il problema è che loro sono cresciuti, vuoi anche con cose discutibili, il birraio duro e puro rimane
    confinato. loro fanno marketing estremo, altri massimo sottobicchieri.
    loro creano uno stile che vada oltre il prodotto ben fatto, il birraio nostrano si accorge che
    la birra la san fare anche gli altri ma con una comunicazione migliore. ecc ecc.
    (ovviamente non sono tutti così i birrifici)
    però secondo me questo rappresenta l'ennesimo esempio dei limiti dell'imprenditoria italiana.
    provinciale, autoreferenziale, incapace di allargarsi e taaaanto lamentosa.
    my 2 cents polemici :)

    sono bravi col marketing, chi lo mette in dubbio. ma a me del marketing non me ne frega niente, a me interessa la birra e su quella ce ne sono a mazzi che la fanno meglio di loro, Italia compresa

    te beviti il marketing che io mi bevo la birra, e se permetti cerco di aprire gli occhi a qualcuno affascinato da minchiate tipo i pinguini, se permetti
     
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103 replies since 17/12/2012, 15:52   2339 views
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