Caso Birraland, multe ai beershop

Concordo con MegaMax, sono normative conosciute da tempo per quanto mi riguarda, e da quello che so conosciuta anche da tanti addetti al settore, visto che talvolta sono state argomento di discussione...
Ho valanghe di birre senza l'etichettatura prevista, ho birre vintage di cui l'unico accorgimento che ho è non mettere il prezzo sulla lista e di tirarle fuori solo davanti a alcune persone, ho etichette per le spine personalizzate ovviamente senza ingredienti...Va avanti così da 12 anni, e conosco chi lo fa da 40...
Per cortesia, io mi preoccupo della finanza, della ASL, di rimettere a lucido i muri del cesso e dell'armadietto fottuto per lo spogliatoio e che la gente non mi muoia al locale per colpa mia...Di queste cose chi fa sto lavoro dovrebbe esserne a conoscenza da tempo, prendendosi tutti i rischi del caso...Ricevere poi una visita di contestazione di tali norme è più difficile di essere colpiti da una meteora dentro casa (che visti i tempi...), a meno che non sei andato sul culo a qualcuno che chiama sistematicamente questi personaggi per rovinarti l'attività...Esprimo solidarietà a Birraland, che sfiga però...

Vi dico: l'ultima che mi hanno contestato sono i fusti messi nel corridoio, non per l'incolumità della gente (dovessero cadere sul piede di qualcuno o usati come "arma impropria"), ma per evitare contaminazioni o sofisticazioni da parte di qualche cliente malintenzionato...come se secondo loro i fusti siano possibili "da aprire" dal primo che passa...dovrei metterli dentro un armadio "non a vista". Senza considerare che i pompieri ti dicono una cosa, che poi non va bene alla ASL, l'amministrativa ti da un'altra versione e così via...Spesso non sanno nemmeno loro cosa chiedere o volere, nel vostro caso volevano un po' di birra aggratis per spararsela a casa...In Italia funziona così, per esempio al commissariato di Trastevere quando se li sono bevuti tutti, cosa pensate che ci facevano della cocaina sequestrata???