Ogni tanto, raramente, mi ricordo di essere un ingegnere e mi torna la voglia di smontare le cose per vedere come funzionano.
Ultimamente, stimolato da qualche recente evento, ho provato a riflettere un po’ su Teo Musso (cioè Birra Baladin, annessi e connessi) e il grande successo che quest’uomo e questo marchio stanno ottenendo nel nostro paese.
Mi sembra un argomento interessante perchè, nella pratica, si tratta di un trionfo quasi completamente indipendente dalla qualità del prodotto, frutto invece, a mio parere, di una strategia semplice ma impeccabile, in cui nulla è stato lasciato al caso.
Forse il “Barbiere” non è la sede migliore per una (pseudo)analisi di questo genere, lunga e a senso unico, ma visto che le persone con le quali mi piacerebbe condividerla frequentano più o meno tutte questo forum... la pubblico lo stesso.
Certo, se avessimo messo in piedi quel blog ad Hoc di cui si era parlato sarebbe stato meglio ma, dato che non c’è, non vedo perchè non cogliere l’occasione per inaugurare il Blog del Barbiere.
Potrebbe essere il primo di una serie di approfondimenti critici di questo (o altro) genere che, al momento, mi pare manchino.
Invito quindi chiunque possa essere interessato e abbia qualcosa da dire a farsi sotto.
In caso contrario spero apprezzerete almeno l'impegno e la buona volontà.
Allora...
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1) BALADIN: BIRRE PER TUTTI, BIRRE PER NESSUNOIn occasione di un paio di recenti incontri ravvicinati con Birra Baladin riflettevo su come, in effetti, si tratti di prodotti molto distanti dalle preferenze degli attuali fruitori di birra artigianale.
L’appassionato, a seconda dei gusti o del percorso che ha seguito o sta seguendo, si orienta in genere verso una (o più) delle grandi scuole mondiali:
Le basse fermentazioni tedesche e boeme, le alte fermentazioni di scuola inglese, le stout irlandesi, le birre forti e corpose del Belgio, le forti luppolature americane.
Oppure le nuove tendenze (luppoli anomali, sperimentazioni in legno, contaminazioni col mondo del vino, birre estreme, etc).
A quali di questi approcci potremmo associare le Birre Baladin (parlo della linea base, non dei prodotti extra-luxe di cui mi occuperò più tardi)?
Alcuni diranno Belgio ma non è una risposta del tutto soddisfacente.
La Super è una birra di ispirazione vagamente Belga, ma fino a un certo punto (sempre meno, col passare degli anni), la Wayan dovrebbe essere una pseudo saison ma insomma...
Sono comunque esempi parecchio distanti dagli stili di ispirazione.
E molte altre birre della gamma nascono da modelli sicuramente non belgi (Niña, Open, Nazionale, etc).
Le uniche caratteristiche che veramente accomunano queste birre sono le seguenti:...
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