Il Barbiere della Birra

Giretto in UK

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  1. BeerSheriff
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    allora, siamo stati per la seconda volta al festival di Nottingham, non so se c'era più gente che lo scorso anno ma ce n'era parecchia, fin dal primo giorno. buono il livello di birre, devo dire che a momenti abbiamo bevuto più sidri e perry :P sempre più diffuso l'uso di luppoli extra-uk nelle varie pale ale anche di questi birrifici seppur sconosciuti e non di moda, a volte sfacciato, altre più misurato. visto anche il numero esorbitante e sconosciuto di birrifici presenti, secondo me è un festival a cui andare senza farsi troppe pippe, chiedendo il taste per evitare le ciofecazze più clamorose, e bevendo senza farsi troppe menate. naturalmente non sono mancati diacetili più o meno regolamentari, ma io tutto sommato ho bevuto mediamente bene

    c'è un problema sostanziale in questi festival a mio modo di vedere: la gioventù delle birre. una costante abbastanza comune che si trova è la nota di acetaldeide, tipica del lievito inglese, non pienamente riassorbita. basterebbero un paio di settimane per dire: se in un pub che lavora bene il prodotto è messo sotto al momento opportuno, in questi festival ovviamente le birre vengon messe sotto come arrivano e a me sono parse spesso un po' "verdi"

    ovviamente come al solito ho perso il libretto con tutte le birre presenti e qualche numero (e la penna del CAMRA) quindi non ho nomi da fare... ricordo la Market Porter di Portobello, molto buona

    poi a Londra. a proposito di pub che lavorano bene, abbiamo fatto serata con Leo al Gunmakers e girandola buone birre. oltre ad una splendida bitterona 100% East Kent Goldings da un singolo campo (birra del viaggio, mi farò dire da Leo il nome) qua ho assaggiato il prototipo di birra UK modernista intelligente, la Yakima Gold di Crouch Vale con amarillo, che coniuga il luppolo americano su un impianto totalmente inglese, dove la bassa gradazione non rinuncia alla rotondità del malto. intelligenza che secondo me manca alla stragrande maggioranza dei prodotti modernisti che si trovano nella capitale e che non dico siano sbagliati, ma sono davvero spesso noiosi. io capisco che il giovane londinese abbia diritto anche lui di bersi una APA americana secca e neutrale alla spina, ma spesso sono birre senza grande personalità, delle fotocopie di cose già viste, o delle commistioni invasive sui prodotti tradizionali. poi a volte son pure buone, ma mica sempre, e di sicuro non vai in UK a berti una APA nemmeno migliore di tante prodotte in Italia. me ne sono capitate (anche al festival in verità) alcune che insieme ad un corpo molto sottile, avevano una luppolatura sì fresca, ma davvero invasiva: una tisana. segnali di immaturità, di contrapposizione sterile ad una tradizione spesso in verità polverosa, di voglia di stupire con cose che altrove cominciano già strappare sbadigli

    fatto un salto anche al Craft Beer Co Clerkenwell sul tardi, boh, per me (straniero) poco stimolante. ok l'offerta, tantissime spine e parecchie pompe (siamo quasi a 30 mi pare) + le bottiglie, ma prodotti tutti sulla stessa falsariga, indovina quale? io ho preso una pale ale con luppolo neozelandese, l'ho mollata lì, senza difetti ma davvero grama. potrebbe essere la Waimea di Allgates ma da prendere questo ricordo con le pinze, sia quel che sia, c'è da chiedersi se davvero si sente la necessità di questi luppolacci... Anvil non ricordo cosa ha preso ma ha mollato pure lui

    un salto allo Smokehead a Islington, gastropub fighetto il giusto, piuttosto deludente: ganascino con cavolfiore crudo, non dico che debba spappolarsi, ma se mi ci vuole il seghetto per tagliarlo forse ci vuole ancora un 5 min di vapore... non ci vuole uno scienziato... lista birra, bottiglie comprese, piuttosto vasta ma per l'appassionato navigato molto prevedibile, ti vien voglia di stappare Orval a 7 GBP. preso la Harvest Ale di London Fields (tutto a pompa, comprese quelle menzionate prima), col bramling cross, molto amara e un po' grezza, il solito leitmotiv, non andava giù

    un giro poi a Bermondsey. Partizan è fondamentalmente un homebrewer, con vecchio impianto di Kernel tutto incastrato nel capannone: in Italia i vari organi burocratici farebbero gara a chi arriva prima per farlo chiudere, e vorrei dire che ok che in Italia si esagera, però un minimo di regole ci devono pur essere secondo me, si vedono cose da brivido in giro. avevamo a noia pale ales e dintorni e ci siamo buttati sul Belgio fra il buon numero di birre in bottiglia presenti (e una alla spina, la mia): una Strong Golden Ale con lievito Duvel, pulita ma senza entusiasmare. stesso giudizio per la Saison con limone (scorza? foglie?) di Anvil, lievito French Saison (per dire che questi almeno usano il lievito giusto). un forte Barley Wine barrel aged in Whiskey Aultmore ce lo siamo scolati la sera, fragole e whiskey, piuttosto modesto

    Kernel, tanto di cappello: birre ottime e fresche come si possono bere in loco, più grintose delle ultime provate qua. la IPA (mi pare) 4C davvero ottima e ruffianona, poi un blend di due birre barrel aged in whiskey (porter + brown ale) veramente buona e che ha fatto onore ai formaggi di Neil's Yard

    per finire Brew By Numbers, sempre a due passi: sposa anche lui lo stile di etichetta che riprende lo stesso modulo per tutte le birre, se ho capito il primo numero indica la birra in questione e il secondo in quale variante si è incarnata. poche le birre disponibili, ho preso la Saison Citra davvero buona e che darebbe del filo da torcere alla Zest. birrificio sempre "alla buona", ma non garagista come Partizan. dando un'occhiata in giro, ti rendi conto che anche gli impianti non è che siano proprio una favola, con saldature che sembrano fatte dal meccanico dei trattori... fermentatori da 100 lt come quelli di Mr Malt per i batch piccoli con dentro le sonde di temperatura e raffreddati non so come, il tutto impacchettato sopra col DOMOPACK... davanti alla porta del bagno...

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    premio ciofeca: Bridestones Saphir Belgian IPA, 5.3% bevuta a Nottingham, un luppolo che sto imparando ad odiare per una birra semplicemente terrificante, peggio che la candeggina
     
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    Sbaglio o Crouch Vale lo si è nominato altre volte proprio per questa caratteristica di saper coniugare USA+UK rimanendo UK?

    Fa piacere leggere ancora di stroncamenti della scena londinese a poco più di 1 mese dalla mia prossima gitarella a Londra, però per fortuna mi stavo appuntando altri luoghi che non fossero Craft Beer Co.
    Ahimè questi birrifici non credo potrò girarmeli, ho visto che son tutti in un fazzoletto ma aprono solo al sabato...io atterro sabato sera.

    Questi fermentatori col domopack sono davvero da infarto...
     
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  3. BeerSheriff
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    CITAZIONE (jarrett @ 14/10/2013, 15:35) 
    Sbaglio o Crouch Vale lo si è nominato altre volte proprio per questa caratteristica di saper coniugare USA+UK rimanendo UK?

    lo nomino sempre io. per me è uno dei migliori in UK sul moderno e sul tradizionale

    CITAZIONE (jarrett @ 14/10/2013, 15:35) 
    Fa piacere leggere ancora di stroncamenti della scena londinese a poco più di 1 mese dalla mia prossima gitarella a Londra, però per fortuna mi stavo appuntando altri luoghi che non fossero Craft Beer Co.
    Ahimè questi birrifici non credo potrò girarmeli, ho visto che son tutti in un fazzoletto ma aprono solo al sabato...io atterro sabato sera.

    Questi fermentatori col domopack sono davvero da infarto...

    io non li definirei stroncamenti, solo una lettura critica
     
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  4. Tyrser
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    Il Gunmakers qualitativamente è uno dei migliori pub d'Inghilterra anche perchè Leo pulisce le linee; questa pratica è sconosciuta nella maggior parte di pub.
    Di Partizan ho provato alcune versioni della Saison Grisette e ho teorizzato che per loro sono un po' come le polpette del ristorante: le fanno in base a cosa avanzano il giorno prima e a cosa hanno in frigo. I londinesi imho cercano di fare(male) i belgi o gli americani: provassero a fare bene gli inglesi...
    Comunque Ste, i birrifici che hai fotografato sono BELLI rispetto ad alcuni visti da me...
     
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  5. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Tyrser @ 14/10/2013, 16:00) 
    Comunque Ste, i birrifici che hai fotografato sono BELLI rispetto ad alcuni visti da me...

    beh ne ho fotografato uno... manco il peggiore... già Partizan sembrava un campo rom

    CITAZIONE (Tyrser @ 14/10/2013, 16:00) 
    Il Gunmakers qualitativamente è uno dei migliori pub d'Inghilterra anche perchè Leo pulisce le linee; questa pratica è sconosciuta nella maggior parte di pub

    e refrigera i fusti
     
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  6. Mao11
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 14/10/2013, 16:03) 
    beh ne ho fotografato uno... manco il peggiore... già Partizan sembrava un campo rom

    Pieno di Mercedes?
     
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  7. Anvil_
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    Ho controllato per curiosita e' gugolando ho scoperto che quella che ho bevuto...abbandonato al Craft era la Joshua Jane di Ilkley

    Descritta come una Yorkshire Ale con Amarillo e Columbus ... in che parte dello Yorkshire li coltivano ?
     
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  8. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Anvil_ @ 14/10/2013, 17:25) 
    Ho controllato per curiosita e' gugolando ho scoperto che quella che ho bevuto...abbandonato al Craft era la Joshua Jane di Ilkley

    Descritta come una Yorkshire Ale con Amarillo e Columbus ... in che parte dello Yorkshire li coltivano ?


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  9. Anvil_
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    Mi era sorto il dubbio ...
     
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  10. pettine11
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    Eccomi... C'ero anche io a Nottingham. Anche se il volo d'andata e l'hotel erano gli stessi di Ricci ed Anvil, ho condiviso con loro pochissimo tempo al festival, ero li con altri 6 amici ed ho passato la vacanzina con loro.
    Riguardo alle birre bevute avevo inizialmente pensato di poter sostenere lo sforzo di segnarmele ogni volta sul fantastico libricino distribuito GRATUITAMENTE all'ingresso e su cui SI TROVAVA UNA PICCOLA DESCRIZIONE PER OGNI BIRRA, purtroppo già sul finire della prima serata mi è cascato nei cessi e non ho più avuto il coraggio di rimettermelo in tasca.
    Ciò porta al fatto che non mi ricordo quasi nulla di ciò che ho bevuto, comunque di birre pessime ne ho trovate solo due, una era una IPA in cui si erano dimenticati di dare un corpo alla birra, sembrava una tisana di luppolo, un'altra era una mild in cui probabilmente avevano messo in infusione quintali di burro, ok che a volte ci possa stare ma sembrava di bersi del condimento per casoncelli...
    La Crouch Vale Amarillo citata da Ricci io l'ho bevuta al Ye olde trip to Jerusalem, fantastico pub (il più vecchio d'Inghilterra) in cui abbiamo mangiato divinamente e bevuto molto bene. tra l'altro in concomitanza col festival anche il pub faceva un mini festival con 30 cask in una tenda all'esterno.
    Abbiamo anche avuto occasione di finire serata al Brewdog pub, purtroppo eravamo reduci da 10 ore di festival ed abbastanza alticci, le birre comunque me le ricordo buone, anche se avrei preferito finire la serata a cider & perry. (grazie ricci & anvil per il consiglio sul gatwinks, veramente favoloso, non ho seguito il consiglio dell'abbinamento con il cibo yhai perchè ho provato un nam che aveva preso un mio amico e faceva veramente cagare).
    Il leitmotiv al festival però è stata la ricerca di qualcuno che ci delucidasse sulle oyster stout.
    Abbiamo assaggiato la Oyster Stout di Potting Shed, mineralissima, densa e con un finale leggermente acido, a noi è piaciuta molto... ma quando abbiamo chiesto ai volontari se vi fossero dentro effettivamente delle ostriche (anche se ne eravamo sicuri, vista la birra) la risposta è stata che no, le oyster stout si chiamano così perchè ricordano il gusto delle ostriche ma che in realtà queste non sono utilizzate in produzione. Noi invece sostenevamo il contrario, dicevamo che era uno stile preciso e che prevedeva l'utilizzo delle ostriche... da li è cominciato un rimbalzare tra un bancone e l'altro alla ricerca di una persona che ci sapesse dare delle risposte. Abbiam provato le altre 3 oyster stout presenti, nessuna così caratterizzata, ma nessuno ci ha confermato che vi fossero state utilizzate ostriche. Abbiamo finito la giornata ancora alla ricerca di tale Steven, da noi ribattezzato Steve Oyster, che sarebbe dovuto essere il sapiente che ci avrebbe chiarito ogni dubbio, peccato non lo si sia trovato.
    Comunque Nottingham è bellina, niente di che ma una tranquilla media città, contento di esserci stato.
     
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  11. Tyrser
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    ha un discarica di rottami davanti ma fa birre molto buone...
     
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  12. La Badante
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    CITAZIONE (Tyrser @ 15/10/2013, 14:07) 
    (IMG:http://i43.tinypic.com/30jlf13.jpg)

    ha un discarica di rottami davanti ma fa birre molto buone...

    E questi sono i birrifici in Africa

     
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  13. Tyrser
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    CITAZIONE (La Badante @ 15/10/2013, 15:16) 
    CITAZIONE (Tyrser @ 15/10/2013, 14:07) 
    (IMG:http://i43.tinypic.com/30jlf13.jpg)

    ha un discarica di rottami davanti ma fa birre molto buone...

    E questi sono i birrifici in Africa

    Giada, oltretutto abbiamo bevuto insieme le birre fatte lì ...
     
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  14. La Badante
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    CITAZIONE (Tyrser @ 15/10/2013, 14:42) 
    CITAZIONE (La Badante @ 15/10/2013, 15:16) 
    E questi sono i birrifici in Africa

    Giada, oltretutto abbiamo bevuto insieme le birre fatte lì ...

    Ah gia', mi ricordo...confermo la piu' che decenza delle birre.
    Resta la mia disperazione per domopak e fv che si scrostano sognando valvole semi automatiche (almeno!)
     
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  15. Il Sarto di Ulm
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    CITAZIONE (Tyrser @ 15/10/2013, 15:07) 
    ha un discarica di rottami davanti

    I soldi per comprare maturatori,fermentatori e tubi mica li grattano giu' dai muri
     
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17 replies since 14/10/2013, 14:20   837 views
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