Il Barbiere della Birra

UNA GIORNATA A BRUXELLES

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  1. beer_bone
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    Decollati da Bologna con un volo RyanAir delle 9:50 atterriamo a Charleroi dopo circa un’ora e mezza. Lo stomaco comincia a borbottare, chiede già cibo... e buona birra! Ci precipitiamo fuori dall’aeroporto e dopo aver comprato il biglietto a 13 euro a persona nella biglietteria automatica saliamo sullo “shuttle” che ci porta in 50 minuti fin davanti alla Gare du Midi a Bruxelles. A piedi, in un quarto d’ora, camminando intersecando il Boulevard du Midi, e passando accanto al Mercato delle Pulci di Bruxelles, proseguiamo lungo la caratteristica Rue des Renards del quartiere Marolles, fino al civico 9 (ex 32) ed arriviamo al Restobieres, a piano terra di questa tipica stradina in salita. All’esterno è apparentemente semplice, ma pieno di antiche targhe di latta a tema birraio che circondano la porta e le due vetrine piene di bottiglie vuote. Ma non finisce qui, varcata la porta, ci si ritrova immersi quasi in un museo che raccoglie reperti inerenti la birra ma anche vecchi utensili da cucina di ogni genere, sia sulle pareti, sia sul soffitto. Rimango particolarmente colpito dalle vecchie scatole di biscotti raffiguranti i Reali del Belgio e dall’atmosfera genuina e caratteristica del locale. Avevo prenotato un tavolo tramite il loro sito web quindi non ci resta che accomodarci al tavolo, rigorosamente di legno, con, come tovaglia, dei fogli di carta su cui è stampato il menu. Ci portano immediatamente un cestino di pane ed una ciotolina di formaggio spalmabile con aglio e scalogno, una sorta di Aioli, ma dalla consistenza più compatta. Mi sento quindi autorizzato a chiedere subito una birra “da bimbi grandi”. Il nostro tavolo è accanto ad uno dei vari frigoriferi sparsi per la sala e la mia attenzione è attirata da una bottiglia che non avevo mai provato: la Boerinneken di Den Ouden Advokaat. Una discreta belgian strong ale di un bel color dorato leggermente opalescente con una schiuma bianca, compatta, aderente e persistente, dalle bollicine non particolarmente fini. All’olfatto note di pane, biscotti, resina, scorza d’arancia, albicocca, spezie pungenti, con l’alcool abbastanza coperto ma percepibile. In bocca è non troppo carbonata, forse non abbastanza, è calda in gola e inaspettatamente abbastanza secca sul finale, non stucchevole, ma neppure particolarmente armonica. Boerinneken significa “la donna dell’agricoltore” ed infatti è questa la serigrafia monocromatica bianca sulla bottiglia. In realtà ho successivamente scoperto che si tratta di una birra prodotta nel birrificio De Proef Brouwerij per Den Ouden Advokaat. Il De Proef Brouwerij è un birrificio molto particolare: il birraio Dirk Naudts infatti produce moltissime birre per conto altrui senza intervenire sulla ricetta ed il suo birrificio è inoltre usato come laboratorio per la scuola per mastri birrai di Ghent. Il piatto da me ordinato tra i tanti proposti è una salsiccia contadina cotta nella Hommelbier con contorno di Stoemp (è un piatto tipico belga a base di patate schiacciate ed altre verdure, una sorta di purè più grezzo per intenderci, lo consiglio!). La salsina che si è creata cuocendo nella birra e nelle spezie (tra cui semi di sesamo e di senape e germogli di soia) è delizioso e merita la “scarpetta” finale. A metà di questo piatto ordino un’altra birra, vado sul sicuro e mi affido al Brouwerij De Dolle, scegliendo la Dulle Teve. Non impiego molto tempo per capire che il livello rispetto alla precedente era clamorosamente salito. All’aspetto molto simile alla precedente, ma solo in quello. Profumatissima senza nulla fuori posto: maltato, fruttato, speziato e floreale si sposano alla perfezione nonostante Dulle Teve significhi “Mad bitch”. In bocca rispetta le aspettative. Nonostante i 10° alcolici faccio davvero fatica a farmela durare. L’alcool è ben nascosto, l’amaro è di circa 30 IBU con un abbondante utilizzo di luppolo Goldings in bollitura. Validissima. Ne vorrei proprio un’altra ma la giornata è ancora lunga! E chiediamo nuovamente il menu per scegliere a questo punto un dessert. Non ho dubbi: zabaione alla kriek! Fantastico!!!!! Tiepido, preparato con albume, zucchero di canna, burro e kriek: una delizia inaspettata servita in un pentolino di rame. Decido di accompagnarlo con una Kriek di Girardin, una ottima kriek dal color rubino e dalla schiuma beige, moderatamente acida, non esageratamente dolce e ovviamente in cui il profumo ed il gusto che prevale è quello della ciliegia, ma che scaldandosi lascia spazio maggiormente a sentori acetici e anche leggermente legnosi, vinosi, vagamente mandorlati, e di altra frutta come la mela e l’uva fragola. L’abbinamento è facile e scontato ma chiaramente appagante. Il conto scritto a mano e non salato è un altro bel ricordo di questo locale che consiglio a tutti gli appassionati di birra. Alain Fayt, lo chef del Restobieres, è stato eletto miglior chef di Bruxelles dai suoi stessi colleghi. I piatti, tutti a base di birra, e l’ampia lista di birre esclusivamente belghe, rendono il Restobieres una meta obbligata in una gita nella capitale del Belgio.

    Continuando in salita, lasciandoci sulla sinistra l’imponente Palazzo di Giustizia, raggiungiamo in pochi minuti l’hotel in Avenue Louise. Dopo un’oretta ci dirigiamo a piedi verso il cuore della città. Passando per il Palazzo Reale, il Brussels Park e la Grand Place, raggiungiamo il Delirium Cafe’. Tante parole son già state spese riguardo questo celebre locale per cui non mi dilungherò. E’ su 3 piani, all’interno di un palazzo del XVIII secolo. Al piano terra c’è il Delirium Taphouse in cui vengono servite solo birre alla spina, circa 20, nel piano semi-interrato ci sono altre 10 spine e sono disponibili anche bottiglie, mentre al piano superiore c’è l’Hoppy Loft, più tranquillo, con birre più particolari e rare, comprese birre straniere, tra cui molte americane. Complessivamente sono disponibili oltre 2000 birre. Si, 2000. Noi abbiamo optato per l’Hoppy Loft. Cosa leggo nel menu? Pannepot Reserva 2009 di De Struise Brouwers di Oostvleteren, che adoro, ma c’è un problema, c’è anche la Pannepeut 2007! Non posso fare altro che prenderne prima una o poi l’altra. Non so il motivo, ma a parer mio le migliori belgian strong dark ale che ho assaggiato, o chiamatele quadrupel se preferite, vengono prodotte attorno alla piccola cittadina di Vleteren nel raggio di 5km (sto parlando delle Pannepot/Pannepeut vintage da Oostvleteren e della Westvleteren XII da Sint-Sixtus di Westvleteren appunto. E tra l’altro c’è anche il De Dolle Browerij a una cinquantina di km.). Non sono all’altezza di cogliere le differenze tra la Pannepot 2009 e la Pannepeut 2007, forse la seconda è leggermente più legnosa, ma ero eccessivamente estasiato (e un pò brilletto) per fare un’analisi organolettica decente. Cosa dire... malto, caramello, caffè, botte, liquirizia, cannella, vaniglia, frutta caramellata, mou, arancia amara, prugna, frutti di bosco, zucchero candito, cioccolata, frutta sotto spirito, tabacco, una incredibile intensità e persistenza olfattiva e retrolfattiva, e nonostante la complessità e la ricchezza il tutto è fuso in un equilibrio gustativo sbalorditivo e mai stucchevole (per caso si capisce che mi son piaciute?). Nonostante fosse venerdì sera, l’Hoppy Loft è rimasto vivibilissimo fino alle 20, orario in cui siamo usciti dal locale anche perchè non c’era nulla da poter stuzzicare, e bere un’ulteriore birra del genere sarebbe stato improponibile.

    (L'ultimo pezzetto della mia storiella purtroppo per ora non lo trovo...
    Comunque eravamo stati alla Brasserie de La Morte Subite per bere una Blanche Lambic, accompagnata dal kip kap, tipico stuzzichino da pub belga che sembra pappa per cani, e successivamente in un altro piccolissimo ma spettacolare pub: Au Bon Vieux Temps in cui abbiamo chiuso la giornata con una Westvleteren XII. Cena volante con una gaufre e poi hotel... all'indomani abbiamo lasciato l'hotel e siamo andati in pullman verso l'aeroporto per tornare a Bologna)
     
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  2. rampollo
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    CITAZIONE (beer_bone @ 19/11/2013, 17:54) 
    ....Nonostante fosse venerdì sera, l’Hoppy Loft è rimasto vivibilissimo fino alle 20, orario in cui siamo usciti dal locale anche perchè non c’era nulla da poter stuzzicare, e bere un’ulteriore birra del genere sarebbe stato improponibile.

    Non mi stupisco piu' di tanto , nicchia per capodogli nel bel mezzo di un girone dantesco di sbronzoni e turisti.
    Prezzi davvero troppo alti per le bottiglie , qualcosa degno di nota alla spina ma niente di piu' e comunque a prezzi piu' alti degli altri piani.
    Ci saro' stato almeno quattro o cinque volte , sempre deserto.
     
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  3. FaÜ
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    al delirium hoppy loft ci sono stato quest'estate, causa single hop festival :angry: ho dovuto virare forzatamente sulle bottiglie, alcune avevano prezzi elevati, altre piuttosto convenienti, bisognava spulciarsi bene la lista; ad esempio ricordo una pannepot gran reserva del 2007 intorno 5/6 euro, una 4th dementia di kunhenn 12.90, vin de cereale( che purtroppo mancava) intorno agli 8...
    A quanto ricordo, è al Moeder Lambic che le bottiglie hanno prezzi nemmeno lontanamente avvicinabili
     
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  4. ilsilenzio
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    CITAZIONE (beer_bone @ 19/11/2013, 17:54) 
    <b>De Proef Brouwerij è un birrificio molto particolare: il birraio Dirk Naudts infatti produce moltissime birre per conto altrui senza intervenire sulla ricetta

    Hehe, su questo non ci giurerei. Altrimenti come spiegare la bravura di tutti question zingari danesi. :)
     
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  5. rampollo
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    CITAZIONE (FaÜ @ 19/11/2013, 20:43) 
    al delirium hoppy loft ci sono stato quest'estate, causa single hop festival :angry: ho dovuto virare forzatamente sulle bottiglie, alcune avevano prezzi elevati, altre piuttosto convenienti, bisognava spulciarsi bene la lista; ad esempio ricordo una pannepot gran reserva del 2007 intorno 5/6 euro, una 4th dementia di kunhenn 12.90, vin de cereale( che purtroppo mancava) intorno agli 8...
    A quanto ricordo, è al Moeder Lambic che le bottiglie hanno prezzi nemmeno lontanamente avvicinabili

    Ah si'? Boh...meglio cosi'...anche se mi riferivo prettamente alla lista di americane che hanno solo in quel bar.
    Lascia stare le bottiglie al Moeder Fontainas , li' passamontagna doppio e mitra utzi alla mano.....invece a St.Gilles prezzi migliori.
     
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  6. fermorest@ndo
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    se ci stava una settimana scriveva un bestseller
     
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  7. Il Sarto di Ulm
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    CITAZIONE (beer_bone @ 19/11/2013, 17:54) 
    Comunque eravamo stati alla Brasserie de La Morte Subite per bere una Blanche Lambic, accompagnata dal kip kap, tipico stuzzichino da pub belga che sembra pappa per cani, e successivamente in un altro piccolissimo ma spettacolare pub: Au Bon Vieux Temps in cui abbiamo chiuso la giornata con una Westvleteren XII. Cena volante con una gaufre e poi hotel... all'indomani abbiamo lasciato l'hotel e siamo andati in pullman verso l'aeroporto per tornare a Bologna)

    Il Lambic Blanche una volta non era solo a La Becasse?
    L'hanno messo anche alla Mort Subite?

    CITAZIONE (fermorest@ndo @ 19/11/2013, 21:38) 
    se ci stava una settimana scriveva un bestseller

    Didascalico (lui, non tu)
     
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  8. miglioramicodipolli
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    CITAZIONE (fermorest@ndo @ 19/11/2013, 21:38) 
    se ci stava una settimana scriveva un bestseller

    Io leggo con invidia, non per il viaggio, ma per l'entusiasmo che non ho mai avuto. Le lucciole sono scomparse da molto nel mio mondo. Per fortuna ci sono quelle sulla Paullese.
     
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  9. Schigi
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    CITAZIONE (Il Sarto di Ulm @ 20/11/2013, 00:01) 
    CITAZIONE (beer_bone @ 19/11/2013, 17:54) 
    Comunque eravamo stati alla Brasserie de La Morte Subite per bere una Blanche Lambic, accompagnata dal kip kap, tipico stuzzichino da pub belga che sembra pappa per cani, e successivamente in un altro piccolissimo ma spettacolare pub: Au Bon Vieux Temps in cui abbiamo chiuso la giornata con una Westvleteren XII. Cena volante con una gaufre e poi hotel... all'indomani abbiamo lasciato l'hotel e siamo andati in pullman verso l'aeroporto per tornare a Bologna)

    Il Lambic Blanche una volta non era solo a La Becasse?
    L'hanno messo anche alla Mort Subite?

    A la Becasse Lambic Doux, il Blanche è sempre stato solo (per fortuna) alla Mort Subite
     
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  10. BeerSheriff
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    CITAZIONE (miglioramicodipolli @ 20/11/2013, 09:50) 
    CITAZIONE (fermorest@ndo @ 19/11/2013, 21:38) 
    se ci stava una settimana scriveva un bestseller

    Io leggo con invidia, non per il viaggio, ma per l'entusiasmo che non ho mai avuto. Le lucciole sono scomparse da molto nel mio mondo. Per fortuna ci sono quelle sulla Paullese.

    sono i post che scrivevamo noi 10 anni fa. c'è un vuoto generazionale nella birra che va colmato, si è passati dai pionieri esploratori alla nuova generazione con 12 beershop (romani) sotto casa

    bel post
     
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  11. Psycho Killer
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 20/11/2013, 10:14) 
    CITAZIONE (miglioramicodipolli @ 20/11/2013, 09:50) 
    Io leggo con invidia, non per il viaggio, ma per l'entusiasmo che non ho mai avuto. Le lucciole sono scomparse da molto nel mio mondo. Per fortuna ci sono quelle sulla Paullese.

    sono i post che scrivevamo noi 10 anni fa. c'è un vuoto generazionale nella birra che va colmato, si è passati dai pionieri esploratori alla nuova generazione con 12 beershop (romani) sotto casa

    bel post

    Ora si viaggia più a buon mercato ma si spende sempre di più per bere. <_<
    Andando su ruote però si riesce ancora portare a casa parecchia robetta a prezzi ottimi (il Noel Cuvelier di Poperinge, ad esempio, è ancora aperto).
     
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  12. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Psycho Killer @ 20/11/2013, 10:33) 
    Andando su ruote però si riesce ancora portare a casa parecchia robetta a prezzi ottimi (il Noel Cuvelier di Poperinge, ad esempio, è ancora aperto).

    sta ad Abele
     
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  13. Psycho Killer
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 20/11/2013, 10:35) 
    CITAZIONE (Psycho Killer @ 20/11/2013, 10:33) 
    Andando su ruote però si riesce ancora portare a casa parecchia robetta a prezzi ottimi (il Noel Cuvelier di Poperinge, ad esempio, è ancora aperto).

    sta ad Abele

    Avrei detto Caino...

    Precisino!
     
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  14. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Psycho Killer @ 20/11/2013, 10:38) 
    CITAZIONE (BeerSheriff @ 20/11/2013, 10:35) 
    sta ad Abele

    Avrei detto Caino...

    Precisino!

    ho fatto lo Schigi
     
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  15. ]3lizzard
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 20/11/2013, 10:14) 
    CITAZIONE (miglioramicodipolli @ 20/11/2013, 09:50) 
    Io leggo con invidia, non per il viaggio, ma per l'entusiasmo che non ho mai avuto. Le lucciole sono scomparse da molto nel mio mondo. Per fortuna ci sono quelle sulla Paullese.

    sono i post che scrivevamo noi 10 anni fa. c'è un vuoto generazionale nella birra che va colmato, si è passati dai pionieri esploratori alla nuova generazione con 12 beershop (romani) sotto casa

    bel post

    Appunto, sembra un post di 10 anni fa... con tutti i pregi e difetti.
     
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42 replies since 19/11/2013, 17:54   1445 views
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