Il Barbiere della Birra

Quintessence e Belgio

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  1. BeerSheriff
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    eccomi tornato sul MIO forum :P

    tante riflessioni da fare, un po' le scrivo meglio sul Cucchiaio quando ho tempo

    una settimana in belgio, alla mia età, è una follia. con Allo poi... ;)

    il belgio è immobile. di una immobilità che va oltre la tradizione che tutti vogliono difendere. capisco un po' la frustrazione che traspare parlando con esperti belgi tipo Kins. è immobile non solo nello sviluppo di prodotti e di innovazione se ce ne fosse la necessità, ma anche nell'attenzione al prodotto, al particolare e a tutta la filiera. mezze caterve di beerfirm che sfornano prodotti fotocopia di quelli esistenti da secoli, che se glieli fa De Proef sono pure buoni, ma nessuno mi pare imporsi col graffio vincente, anche d'immagine. non mi pare di vedere o sentire parlare del fuoriclasse che partendo piccolo un giorno dominerà. c'è chi parte per fare il proprio business locale, il che è molto bello, ma secondo me non basta: vorrei ogni tanto sentir parlare di qualche astro nascente belga. c'è poco coraggio secondo me, e forse la competenza e l'aggiornamento è materia un po' scarsa per chi da decenni è solito insegnare agli altri cosa sono le birre buone e di carattere, senza curarsi del resto del mondo. negli ultimi 10 anni il mondo della birra è cambiato radicalmente e loro paiono non essersene accorti

    Grande Sete mezza delusione. se ci vai la prima volta magari ti stropicci gli occhi, ma a me è parso di essere in un grosso beershop di lambic. forse come appassionati abbiamo travisato il senso di quella che vuole essere solo una festa locale, ma forse hanno travisato pure loro, visto che i prezzi non sono per nulla locali. tanta gente, ma non tantissima, vuoi vedere che pure gli americani se ne sono accorti? di fatto ogni birrificio presente ha portato in bottiglia gran parte della propria produzione standard, a prezzi altini. qualcuno ha portato del Lambic piatto. il Grote Dorst ha proposto un paio di blend in bottiglia a prezzi da rapina. stop. va bene l'atmosfera, ma a 'sto punto me le ordino su internet. voglio dire: ma almeno ogni birrificio che porta un lambic piatto, o un assemblaggio, qualcosa di speciale per onorare l'evento. o qualche blend a prezzi urbani. Allagash ha finito le birre in 30 minuti... ha senso? bella serata cmq, eravamo quasi una decina di italiani e abbiamo stappato bottiglie come se non ci fosse un domani, simonmattia di sicuro ha segnato meglio di me cose andava e cosa meno. per me cmq vince il piatto di Girardin, senza pretese, anche nel prezzo di 1 euro al bicchiere

    Zythos bello. nuova sede confortevole e più spaziosa, ho evitato con cura le beerfirm per provare solo birrifici "veri" che non conoscevo. non ho segnato nulla, per i nomi dovrei leggermi la lista e sperare nei ricordi, cmq dopo una prima fetecchia fenolica plasticosa non ho bevuto male, anzi. peccato la Rulles Grande 10 in fusto totalmente ossidata e morta. uno che mi ricordo, nuovo per me, niente male è Fort Lapin: vale sempre che chi si presenta bene magari poi non è sempre granché, ma questo si presentava bene. c'era la Zure Van Tildonk di Hof Ten Dormaal che mi ha impressionato moltissimo e mi è piaciuta: una sour blonde da circa 6% bella lattica e rinfrescante, con un po' di sale e di coriandolo veniva quasi fuori una Gose per capirci. mi hanno spiegato anche come l'avevano prodotta ma a parte l'inoculo degli animalacci non ricordo i particolari. però bevuta due giorni dopo altrove l'ho ritrovata brodosa, quindi boh... in generale, ed è una notizia, io ho bevuto bene. tutto molto classico, l'innovazione (che ho evitato) in genere arrivava all'uso del Cascade

    da De Dolle il solito copione: si tira fino alla chiusura con Kris anche lui mezzo andante che sciabola edizioni mai apparse sul mercato ed esperimenti vari per attirarti in qualche trappola e sentire cosa ne pensi. ho acchiappato un cartone di Oer Reserva che non so che fine abbia fatto ma la ritrovo. assaggiato una SN Reserva ultima versione che mi è parsa più acetica di quella provata qualche mese fa, ma chissà se era davvero SNR... era un campione inviato a qualche laboratorio... filtrando le palle anche stavolta mi sono portato a casa un pezzo di Verità: tipo che lievito usa. solo che qualche giorno dopo chi gli dà il lievito mi ha detto che glielo dava 8 anni fa...

    ad Anversa abbia trovato il Kulminator sbarrato. senza motivo, ma temo siano gli acciacchi della vecchiaia. erano vecchi la prima volta che ci sono stato, figuriamoci oggi... consiglio il ’t Antwaerps Bierhuyske praticamente nella piazza principale, gestito (da solo) da un giovanissimo ragazzo che ha passione per quello che fa. se lo vedi in prospettiva potrebbe diventare un tempio futuro. bella selezione di bottiglie, alla spina qualche chicca di Struise, la Foederbier di Rodenbach, lambic piatti (tremendo quello di Cantillon) bel posticino. molto buona la Tsjeeses in botti di Porto, botti che prevedibilmente ben si prestano alla birra e quindi ovviamente ignorate quasi da tutti. a Brugge purtroppo La Trappiste era chiuse. ritorno al classico 't Brugse Beertje. fra le altre ci ho bevuto una pessima e brodosa novità che non conoscevo: non ricordo il nome, il cello mi ha cancellato tutte le foto, ma è per capirci come certi nuovi lavorano

    poi ci sono i posti da 200+ birre che ti fanno capire che qualcosina che si muove potrebbe essere alle porte. se sei un novizio ti gasi come una bestia e chissà quanti rottami mi sono ingurgitato per anni. la realtà è che sono posti che non hanno senso qualitativamente: ci ho ordinato blonde vecchie di 2 anni, da buttare. e anche piccoli birrifici nuovi che non posso giudicare da queste bottiglie (no nomi, perso tutte le foto). mentre le spine sono sempre la solita sbobba. insomma, non un modello da vero beerlover

    visita da Rodenbach emozionante, un posto che andava visto. c'era un cantine aperte, deludente invece Verhaeghe che manco mostrava le botti. entrambi non servivano le versioni "non addolcite", mi sa per non spaventare gli avventori del cantine aperte...

    in Pajottenland splendida visita da De Cam con Karel Goddeau che non conoscevo, nuovo eroe. bella visita improvvisata con Giacu e altri, Kriekenlambik dalla botte ancora in maturazione commovente, lambic a volte esaltanti a volte con pecche, ma ospitalità mostruosa, disponibilità incredibile, con tutti i dettagli di produzione, amore per il proprio villaggio e la propria tradizione che trasuda. e si era svegliato la mattina alle 3 per andare a birrificare da Slaghmuylder... ottimo il caffè davanti, con una sue Gueuze eccellente. De Zwaan è bello come caffé, ma non mi ha rubato il cuore

    poi siamo stato da De Kroon a fare avanguardia. lui è un prof in pensione che ha lavorato per 20 anni per InBev se ben ricordo e si sente in un certo senso: le birra hanno la giusta quadratura e scorrevolezza che mancano a certi grezzoni del belgio, ma il suo concetto di molto luppolato è un po' di diverso dal mio... e manca appunto un po' di carattere per rendere quelle birre di classe superiore. è simpatico ma se la tira un po', lavora parecchio sui lieviti, cosa interessante, però la seconda che ho provato puzzava di fiammifero, ergo fly down... cmq un posto da seguire

    Browerij Campenhout non aveva ancora le prime birre pronte. Labo Café è un bel posticino

    della Quintessence e del mio amico Vinnie ne parliamo dopo. si era polemizzato sul prezzo: devo dire che 30 euro per 25 assaggi di birra (fai uno 0.10 lt scarso l'uno, per un totale di circa 2 lt facciamo) di birre così rare (e buone) più una decina di assaggini mi pare un prezzo tutto sommato sensato. limitare il numero era inevitabile se si voleva sopravvivere. probabilmente è un evento che farà fra un paio di anni la fine del GABF: biglietti bruciati in 5 min, son contento di esserci stato in questa edizione che mi è parsa stellare. ah, buona pattuglia di italiani, anche nuovi e non solo i vecchi rottami come me e le solite faccie, ottima cosa

    Edited by BeerSheriff - 2/5/2014, 21:44
     
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  2. Celo1000
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 2/5/2014, 16:34) 
    Zure Van Tildonk di Hof Ten Dormaal che mi ha impressionato moltissimo e mi è piaciuta: una sour blonde da circa 6% bella lattica e rinfrescante, con un po' di sale e di coriandolo veniva quasi fuori una Gose per capirci. mi hanno spiegato anche come l'avevano prodotta ma a parte l'inoculo degli animalacci non ricordo i particolari. però bevuta due giorni dopo altrove l'ho ritrovata brodosa, quindi boh...

    Se quell'altrove è il Moeder... beh, io purtroppo l'ho bevuta lì...

    CITAZIONE (BeerSheriff @ 2/5/2014, 16:34) 
    visita da Rodenbach emozionante, un posto che andava visto. c'era un cantine aperte, deludente invece Verhaeghe che manco mostrava le botti. entrambi non servivano le versioni "non addolcite", mi sa per non spaventare gli avventori del cantine aperte...

    Non siete andati da Bockor?
    La Cuvee des jacobins è forse la miglior birra che ho bevuto nei miei 5 giorni belgi... anche se poi va detto che Sutter (che l'ha apprezzata con me da Bockor), l'ha ribevuta il giorno dopo e ne ha avuta un'impressione decisamente meno entusiasmante.
    Io ne ho 3 bottiglie (1,20 euro l'una...) in cantina ancora da aprire.
     
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  3. BeerSheriff
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    CITAZIONE (Celo1000 @ 2/5/2014, 16:54) 
    CITAZIONE (BeerSheriff @ 2/5/2014, 16:34) 
    Zure Van Tildonk di Hof Ten Dormaal che mi ha impressionato moltissimo e mi è piaciuta: una sour blonde da circa 6% bella lattica e rinfrescante, con un po' di sale e di coriandolo veniva quasi fuori una Gose per capirci. mi hanno spiegato anche come l'avevano prodotta ma a parte l'inoculo degli animalacci non ricordo i particolari. però bevuta due giorni dopo altrove l'ho ritrovata brodosa, quindi boh...

    Se quell'altrove è il Moeder... beh, io purtroppo l'ho bevuta lì...

    mi sa di sì

    CITAZIONE (Celo1000 @ 2/5/2014, 16:54) 
    Non siete andati da Bockor?
    La Cuvee des jacobins è forse la miglior birra che ho bevuto nei miei 5 giorni belgi... anche se poi va detto che Sutter (che l'ha apprezzata con me da Bockor), l'ha ribevuta il giorno dopo e ne ha avuta un'impressione decisamente meno entusiasmante.
    Io ne ho 3 bottiglie (1,20 euro l'una...) in cantina ancora da aprire.

    no abbiamo virato su De Dolle, Dio è Dio
     
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  4. BeerSheriff
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 2/5/2014, 16:34) 
    Grande Sete mezza delusione.

    voglio dire: ma almeno ogni birrificio che porta un lambic piatto, o un assemblaggio, qualcosa di speciale per onorare l'evento

    una correzione doverosa: è il Grote Dorst che realizza (appunto) la Notte della Grande Sete. nessuna responsabilità quindi dei birrifici. qualcuno cmq potrebbe sbattersi di più
     
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  5. La Badante
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    Ciao Riccio, se mi mancavi, adesso non piu'.
    Siccome S.A.R, do' la colpa a te di non essere venuta in Belgio perche' quando io ti chiesi se un viaggio nel Belgio birrario sarebbe stato OK tu mi dicesti "Non ti piacerebbe".
    Comunque:

     
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  6. BeerSheriff
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    ma io sono una schiappa perché non ho memoria. voglio far dei giri e non vado perché non trovo soci. poi c'è gente che mi dice che sarebbe venuta. e il giro dopo già mi son scordato che me l'han detto e non vado. ecc. ho quattro neuroni in croce, ricordo a malapena quelli con cui ho già fatto qualche scorribanda

    cmq sono ingrassato come una bestia questa settimana, così ti passa il rosik

    e poi magari ti racconto cosa mi ha detto Mio Cugino Vincenzo su come fa le birre. gli ho attaccato un paio di pezze mica male, ma ci son stati un paio di momenti in cui ho avuto la sensazione che la pezza me la stesse attaccando lui

    Rob Todd invece l'ho incastrato su una domanda sul bretta, ha dovuto chiedere allo scagnozzo che manco lo sapeva. volevo regalargli una sciarpetta

    cmq la mia teoria è vera: la giusta dose di alcool magnifica le capacità linguistiche
     
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  7. La Badante
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    Povero povero Cilurzo! :rotfl:
    Manca report della Quintessence, aspetto.

    Se cerchi compagni di viaggio- se posso- io ci sono. Basta che siano limitati nel tempo e mirati a birra e birrifici ( ho un'autonomia limitata).
     
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  8. Celo1000
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    Badante assolutamente da sposare!
     
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  9. BeerSheriff
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    Quintessence

    beh evento molto bello, poco da dire, con bella atmosfera. piuttosto affollato nel pomeriggio perché ovviamente non è che quelli entrati alla mattina dopo un paio d'ore se ne vanno, anche perché a farsi 25 assaggi non è che ci metti poco poco. c'era un bel percorso con i cavalli di battaglia di Cantillon e gli ospiti. ricordo: ottimo la Broucsella mi pare 2010, meglio del pur buono piatto 2013 (o 2014?) insomma molto giovane, una Gueuze 2002 in fase calante ma istruttiva, tutte le altre delle serie mi sono parse in forma, ottima quella della Iris, poi non ero lì col microscopio per Cantillon... il blend dell'amicizia era piacevole pure lui, una lieve puzzetta di troppo

    Allagash. portava una Blanche ben fatta e defaticante, ma forse un po' fuori tema per l'evento, specie in Belgio dove non è che manchino. la Resurgam (p-gueuze) una sour ineccepibile, nulla da dire, non meglio delle migliori Gueuze, ma sicuramente superiore a quelle mediocri, con una piacevole maltatura. la Red probabilmente la migliore del lotto, di grande precisione, esattezza. ho lisciato la Cerise alla Grande Sete e qui non c'era mannaggia. la Midnight Brett, qui lo dico e qui lo nego, è una birra un po' fuffa, per quanto ben fatta. prodotta in acciaio con un ceppo di bretta isolato da una botte presente in birrificio uscita molto buona (in realtà dovrebbe essere un Dekkera, cugino del Bretta), è piuttosto neutrale rispetto allo standard bretta, un po' bananoso, esce più che altro del cuoio nel retrolfatto. non vedo onestamente il vantaggio rispetto ad un ceppo standard di saccaromyces, se non quello di piazzare le bottiglie al doppio del prezzo. la Curieux la conosco piuttosto bene, è una Tripel in botti di bourbon, a molti non ha detto molto, in effetti il naso era un po' bananoso e scomposto, però in bocca era sempre lei, con quella nota di bourbon fusa nell'impianto belga che io trovo originale e non banale. fatto due chiacchiere al volo con Rob Todd (non serviva al banco) chiedendo delle delucidazioni sul bretta usato, mi ha un po' stupito il fatto che sia cascato dalle nuvole e abbia dovuto chiedere al suo portaborse...

    Russian River. io con Cilurzo avevo un po' il dente avvelenato visto che mi ha paccato due volte a Santa Rosa. devo dire applausi, grandissima professionalità, una macchina da guerra. è stato tutto il tempo dietro al banchetto con la moglie e altri a stappare e spiegare tutto per filo e per segno, molto disponibile, infaticabile. non voglio fare il solito paragone qualunquista con l'Italia perché anche da noi ci sono birrai che spiegano, però non posso non pensare a quelli che biascicano un paio di rutti dopo 2 ore di festival o a quelli che se gli chiedi che malto base usano cominciano ad arrampicarsi sui vetri in cazzate pur di non diretelo o a quelli che se gli chiedi a che temperatura lavorano manco lo sanno. devo dire che però non mi è mai capitato di fare una domanda a un birraio italiano e ricevere il doppio delle informazioni necessarie (ovviamente me le sono scordate quasi tutto, sono Memento oramai). lo trovo molto americano, senso del dovere e rispetto per il cliente, grande professionalità, grande passione che traspare eccome. ti dice tipo quali e quanti bretta usa, a che temp lavora, come è fatto il suo coolship e come lo usa, a che temp raffredda il mosto, che ceppo usa per la Pliny e a che temp fermenta (usa la mia stessa temp, notare il nesso di causalità), com'è il grist delle sue birre, che luppoli usa e perché, in che % taglia le birre con altre birre, quanta frutta usa, ti mostra video di come ha imbottigliato la Brett con Sierra Nevada, come lavora... tutto insomma. questa è gente intelligente. mi diceva anche che stanno mettendo in piedi una associazione di birrai che vogliono fare studi ed esperimenti per mettere poi a disposizione di TUTTI sul web il risultato di queste ricerche su alcuni temi birrari ancora poco esplorati. e qui l'Italia mi è parsa un piccolo pallino oscuro lontanissimo... il sito non è ancora on-line, me lo farò dire

    Pliny di 2 mesi, che per loro è VECCHISSIMA... mi diceva che al ristorante in genere non sono mai più vecchie di una settimana. capisciammé su come sono le AIPA buone. questa era cmq ok, molto buona, che ti fa capire che un po' di manico migliora la shelf life (imbottiglia in contropressione), ho ritrovato i punti chiave che secondo me fanno grandi queste birre: equilibrio nelle componenti, non è che se raddoppi il luppolo viene buona il doppio. non era meglio di una Verguenza (fresca) però, tanto per capirci. non usa molto zucchero (ovviamente mi ha detto quanto ne usa...). la Supplication è quella che ho bevuto più distrattamente perché la conoscevo abbastanza, ed è una grossa birra. la Shadow of a Doubt, che leggo ora è una limited release, è una Imperial Porter di 10%, molto buona ed equlibrata, senza super amari del menga, gran bella birra. la Sanctification è una 100% brett, ma più furba di altre, perché viene poi tagliata col 10% di spontanea, crescendo in complessità e guadagnando un bel taglio acido. la Beatification è una grande birra: sonambic come lo chiamano, per me superiore alla Resurgam (ma si accettano opinioni), volevo provare a farmene allungare una boccia da portare a casa ma non me la sono sentita. una birra che mi piacerebbe ritrovare. la costante di queste wild sour americane mi è parsa l'ottima pulizia olfattiva, non ho sentito tanfi clamorosi come a volte capita col Lambic un po' sfortunato
     
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  10. dagnel
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 3/5/2014, 13:36) 
    Quintessence

    beh evento molto bello, poco da dire, con bella atmosfera. piuttosto affollato nel pomeriggio perché ovviamente non è che quelli entrati alla mattina dopo un paio d'ore se ne vanno, anche perché a farsi 25 assaggi non è che ci metti poco poco. c'era un bel percorso con i cavalli di battaglia di Cantillon e gli ospiti. ricordo: ottimo la Broucsella mi pare 2010, meglio del pur buono piatto 2013 (o 2014?) insomma molto giovane, una Gueuze 2002 in fase calante ma istruttiva, tutte le altre delle serie mi sono parse in forma, ottima quella della Iris, poi non ero lì col microscopio per Cantillon... il blend dell'amicizia era piacevole pure lui, una lieve puzzetta di troppo

    La Bruocsella era 2010, molto buona. Il piatto era 2013. La comparativa Gueuze 2013-2002 concordo con te sul fatto che sia stata molto istruttiva, soprattutto per uno totalmente inesperto come me che non ha mai avuto l'occasione di provarne una vintage.

    CITAZIONE (BeerSheriff @ 3/5/2014, 13:36) 
    Allagash. portava una Blanche ben fatta e defaticante, ma forse un po' fuori tema per l'evento, specie in Belgio dove non è che manchino. la Resurgam (p-gueuze) una sour ineccepibile, nulla da dire, non meglio delle migliori Gueuze, ma sicuramente superiore a quelle mediocri, con una piacevole maltatura. la Red probabilmente la migliore del lotto, di grande precisione, esattezza. ho lisciato la Cerise alla Grande Sete e qui non c'era mannaggia. la Midnight Brett, qui lo dico e qui lo nego, è una birra un po' fuffa, per quanto ben fatta. prodotta in acciaio con un ceppo di bretta isolato da una botte presente in birrificio uscita molto buona (in realtà dovrebbe essere un Dekkera, cugino del Bretta), è piuttosto neutrale rispetto allo standard bretta, un po' bananoso, esce più che altro del cuoio nel retrolfatto. non vedo onestamente il vantaggio rispetto ad un ceppo standard di saccaromyces, se non quello di piazzare le bottiglie al doppio del prezzo. la Curieux la conosco piuttosto bene, è una Tripel in botti di bourbon, a molti non ha detto molto, in effetti il naso era un po' bananoso e scomposto, però in bocca era sempre lei, con quella nota di bourbon fusa nell'impianto belga che io trovo originale e non banale. fatto due chiacchiere al volo con Rob Todd (non serviva al banco) chiedendo delle delucidazioni sul bretta usato, mi ha un po' stupito il fatto che sia cascato dalle nuvole e abbia dovuto chiedere al suo portaborse...

    Resurgam e Cerise davvero ottime. Blanche onesta. Curieux mi ha lasciato un sapore pessimo in bocca che mi ricordava l'actifed. Ho bevuto la Midnight subito dopo per riprendermi dalla tranvata e anche questa l'ho trovata onesta.

    CITAZIONE (BeerSheriff @ 3/5/2014, 13:36) 
    è stato tutto il tempo dietro al banchetto con la moglie e altri a stappare e spiegare tutto per filo e per segno, molto disponibile, infaticabile. non voglio fare il solito paragone qualunquista con l'Italia perché anche da noi ci sono birrai che spiegano, però non posso non pensare a quelli che biascicano un paio di rutti dopo 2 ore di festival o a quelli che se gli chiedi che malto base usano cominciano ad arrampicarsi sui vetri in cazzate pur di non diretelo o a quelli che se gli chiedi a che temperatura lavorano manco lo sanno. devo dire che però non mi è mai capitato di fare una domanda a un birraio italiano e ricevere il doppio delle informazioni necessarie (ovviamente me le sono scordate quasi tutto, sono Memento oramai). lo trovo molto americano, senso del dovere e rispetto per il cliente, grande professionalità, grande passione che traspare eccome. ti dice tipo quali e quanti bretta usa, a che temp lavora, come è fatto il suo coolship e come lo usa, a che temp raffredda il mosto, che ceppo usa per la Pliny e a che temp fermenta (usa la mia stessa temp, notare il nesso di causalità), com'è il grist delle sue birre, che luppoli usa e perché, in che % taglia le birre con altre birre, quanta frutta usa, ti mostra video di come ha imbottigliato la Brett con Sierra Nevada, come lavora... tutto insomma. questa è gente intelligente. mi diceva anche che stanno mettendo in piedi una associazione di birrai che vogliono fare studi ed esperimenti per mettere poi a disposizione di TUTTI sul web il risultato di queste ricerche su alcuni temi birrari ancora poco esplorati. e qui l'Italia mi è parsa un piccolo pallino oscuro lontanissimo... il sito non è ancora on-line, me lo farò dire

    Verissimo, ho lisciato per gran parte del pomeriggio il suo stand, anzi tutto il piano, perché affollatissimo e non si respirava, ma più tardi (poco prima che Jean cordialmente cominciasse a buttarci fuori) ho passato lì un po' di tempo lì con Colonna e Zaniol ed è stato gentile e professionale nello spiegare le birre.

    CITAZIONE (BeerSheriff @ 3/5/2014, 13:36) 
    Pliny di 2 mesi, che per loro è VECCHISSIMA... mi diceva che al ristorante in genere non sono mai più vecchie di una settimana. capisciammé su come sono le AIPA buone. questa era cmq ok, molto buona, che ti fa capire che un po' di manico migliora la shelf life (imbottiglia in contropressione), ho ritrovato i punti chiave che secondo me fanno grandi queste birre: equilibrio nelle componenti, non è che se raddoppi il luppolo viene buona il doppio. non era meglio di una Verguenza (fresca) però, tanto per capirci. non usa molto zucchero (ovviamente mi ha detto quanto ne usa...). la Supplication è quella che ho bevuto più distrattamente perché la conoscevo abbastanza, ed è una grossa birra. la Shadow of a Doubt, che leggo ora è una limited release, è una Imperial Porter di 10%, molto buona ed equlibrata, senza super amari del menga, gran bella birra. la Sanctification è una 100% brett, ma più furba di altre, perché viene poi tagliata col 10% di spontanea, crescendo in complessità e guadagnando un bel taglio acido. la Beatification è una grande birra: sonambic come lo chiamano, per me superiore alla Resurgam (ma si accettano opinioni), volevo provare a farmene allungare una boccia da portare a casa ma non me la sono sentita. una birra che mi piacerebbe ritrovare. la costante di queste wild sour americane mi è parsa l'ottima pulizia olfattiva, non ho sentito tanfi clamorosi come a volte capita col Lambic un po' sfortunato

    Ecco perché Colonna e Zaniol mi dicevano che non era la solita Pliny. Purtroppo la Pliny e la Shadows of a Doubt le ho assaggiate molto velocemente, però le ho trovate molto buone entrambe. Le 3 -fication ottime! Bottiglie non ne davano, sotto direttive di Jean. Mi sono informato prima con uno di Allagash, poi con Kuaska e purtroppo niente... A fine serata ho chiesto direttamente a Jean che mi ha risposto che quelle bottiglie andranno a loro e ai volontari che hanno aiutato per l'evento.
    Pure Valeriani ha attaccato una bella pezza con Cilurzo. Purtroppo mi son perso alcune parti del discorso, molto interessante, e in questo momento non ricordo proprio niente... Dopo tutti gli assaggi e vari brindisi con Kuaska mi sa che è normale.
     
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  11. BeerSheriff
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    Colonna è stato un po' tranchant, va bene che non era all'apice della freschezza, ma le DIPA fiacche sono ben altra cosa. Cilurzo stesso diceva che appena arrivati l'avevano subito assaggiata per vedere in che condizioni era e per loro (e anche per me) era ok, anche se ovviamente non come se avesse un mese in meno sulle spalle. sentivo gente che era lì per assaggiare proprio quella, a me era quella che interessava meno... le AIPA e affini dovrebbero essere le birre locali per eccellenza, dal consumo rapidissimo, più delle Pils. anche perché mi diceva Cilurzo, ed è una domanda che mi pongo da qualche tempo anche io, non sanno ancora e vorrebbero capire per quale motivo i luppoloni americani invecchiano così peggio rispetto a quelli europei

    vera la cosa delle bocce. bisognerà chiedere al Camaschella se fa dell'off market

    sulla Curieux ho sentito qualche dubbio. magari mi son sbagliato io, non l'ho trovata così grama

    Cerise dici alla Grande Sete?
     
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  12. dagnel
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    In forma smagliante o no, a me è piaciuta. Mi dispiace di non essermici soffermato un po' di più.
    Se hai buone notizie delle bocce fa' sapere.
    Sulla Curieux può anche darsi che mi sono sbagliato io, oppure avrò beccato una unlucky bottle se ce le hanno pure loro. :lol: Però quel saporaccio di actifed l'ho trovato nettissimo... e l'ho riconosciuto subito perché purtroppo ultimamente l'ho preso spesso 'sto farmaco.
    La Cerise non era l'altra della serie Coolship che aveva Allagash? Sul blocchetto c'era scritto solo Coolship. Ho guardato la bottiglia ma non ricordo il nome... Ad ogni modo mi riferivo a quella rossa. Alla Grande Sete non ci son stato.
     
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  13. BeerSheriff
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    CITAZIONE (dagnel @ 4/5/2014, 20:51) 
    La Cerise non era l'altra della serie Coolship che aveva Allagash? Sul blocchetto c'era scritto solo Coolship. Ho guardato la bottiglia ma non ricordo il nome... Ad ogni modo mi riferivo a quella rossa. Alla Grande Sete non ci son stato.

    era la Red, quella con i lamponi

    questo il sito di cui parlavo sopra: http://hopqualitygroup.com/
     
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  14. La Badante
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    CITAZIONE (BeerSheriff @ 4/5/2014, 21:50) 
    questo il sito di cui parlavo sopra: http://hopqualitygroup.com/

    E' il sito del gruppo di birrai che sperimentano e condividono le osservazioni?
     
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  15. BeerSheriff
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    CITAZIONE (La Badante @ 4/5/2014, 23:17) 
    CITAZIONE (BeerSheriff @ 4/5/2014, 21:50) 
    questo il sito di cui parlavo sopra: http://hopqualitygroup.com/

    E' il sito del gruppo di birrai che sperimentano e condividono le osservazioni?

    yes, ma non è ancora partito

    o almeno questo è il link che mi ha mandato Vincenzo
     
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22 replies since 2/5/2014, 15:34   1041 views
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