Il Barbiere della Birra

Esperienze con No Chill?

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  1. misantropia
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    La teoria riguardo al raffreddare più velocemente possibile in alcune zone come l'Australia viene totalmente ignorata, anche per questioni ambientali. Sia Palmer che Mosher paventano un riformarsi del dimetil solfuro quando la temperatura del mosto torna sui 70 gradi ma in pratica gli homebrewer australiani giurano di non aver problemi di DMS. Ovviamente la temperatura più alta più a lungo porta ad una maggiore estrazione di AA del luppolo e il pericolo infezioni è da tenere conto, però non dover raffreddare potrebbe essere un vantaggio dal punto di vista di consumo idrico, dover disporre di meno attrezzatura da sanificare e paradossalmente in alcuni casi potrebbe ridurre le infezioni (scambiatore a piastre mal pulito ad esempio...)

    Qualcuno di voi, per curiosità o per necessità, ha mai attuato la pratica del no chill? Con quali risultati?
     
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  2. firatin
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    Io non sono d'accordo.
    Il DMS penso sia l'ultimo dei problemi.
     
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  3. misantropia
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    Se ne hai anche voglia sarei curioso di sentire le argomentazioni
     
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  4. firatin
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    A parte il paventano che fa molto intellettuale (complimenti),l'abbattimento della temperatura che in teoria dovrebbe essere di 2 gradi minore della T. di fermentazione oltre essere fondamentale per un l'inoculo del lievito e tutte le sue conseguenze, serve anche per formare il così detto "torbido fino " che è molto importante.
    Ma...domanda : ma perché? Non sarà mica quella quantità di H2o a mandar all'aria il mondo no? È più dannosa la co2,dunque meglio non fermentare.
    Pace e bene.

    Edited by firatin - 20/5/2016, 23:25
     
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3 replies since 17/5/2016, 22:13   312 views
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